Villains LTD

 

#28

SMOOTH CRIMINAL

 

 

Sede Provvisoria della Villains LTD

Un rapido vento corre tra le lunghe pareti di metallo dell’edificio, rallentando fino a rivelarsi come l’essere umano che è. David Cannon indossa la sua armatura in titanio da Turbine, e con titubanza si avvicina alla porta scorrevole.

La paratia scivola all’interno della parete, rivelando una stanza le cui mura sono costituite da una serie infinita di monitor. Al centro, una poltrona.

Rabbrividisce a pensare che questa è già la terza base utilizzata dal suo gruppo, e che finora sono state indistinguibili dall’interno. La precisione con cui ogni dettaglio è stato replicato di volta in volta è semplicemente maniacale.

Certo, conoscendone l’ideatore e direttore, la cosa non dovrebbe sorprenderlo.

-Mi aveva chiamato, Imperatore ?

-Che cosa vede sullo schermo, mister Cannon ?

Il mutante riflette un attimo, prima di parlare. E’ una domanda a trabocchetto, forse ? Non gli piace essere così al centro dell’attenzione di DeCeyt

-Una lista… super-criminali, più altra gente che non conosco…

-I nomi in rosso segnalano le persone che hanno rifiutato di allearsi ufficialmente con noi, in verde coloro che hanno accettato, e in giallo chi ha aperto relazioni diplomatiche ma non si è ancora schierato.

-Non c’è nessun verde…anzi, sono quasi tutti gialli…

-Ottimo spirito di osservazione, mister Cannon…abbia pazienza.

-Artiglio Giallo…il Capo…Magneto !? Ha provato a stabilire un accordo con Magneto !?

-Tempo fa, con estrema sfortuna temo. L’Artiglio Giallo non ha digerito la nostra…divergenza di opinioni sul suo carico di materiale nucleare svariati mesi fa [1], ed il Capo ha detto di preferire l’indipendenza…anche se ritengo sia più per il timore delle nostre passate esperienze con la Guardia dell’Infinito [2].

-Immagino…e i nomi in viola invece ? Dracula, Fu Manchu ed Ultron !? Nomi in codice o che ?

-Potenziali alleati che non sono riuscito a contattare…solo per il momento, sia chiaro. Capisce perché le sto facendo vedere tutto questo, mister Cannon ?

-Onestamente no…

-Tredici delle più grandi minacce di questo pianeta hanno iniziato accordi diplomatici con me, mister Cannon, e non si oppongono ad una eventuale alleanza. Ho alle mie dipendenze un uomo radioattivo, uno psicotico dallo sguardo che uccide, una mezza dozzina di assassini addestrati, e due uomini che possono essere molto più veloci di lei…uno dei quali potrebbe tagliare una montagna con un raggio di luce. Infine, custodisco un’arma mistica capace di causare la fine del mondo. L’ho chiamata qui, mister Cannon, per ricordarle con cosa si scontrerebbe se cercasse di tradirmi.

Turbine indietreggia.

Mentre parla, Augustus DeCeyt non sbatte mai le palpebre. Non muove mai un muscolo, e mantiene un tono di voce calmo e rilassato…quasi neutro.

Tutto questo, Turbine lo sa perché conosce l’Imperatore del Crimine. Al momento, è alle sue spalle. Potrebbe staccargli la testa così rapidamente da non dargli nemmeno il tempo di premere un pulsante d’allarme… ma non alza un dito. E’ terrorizzato, perché sa anche che DeCeyt sta dicendo la verità.

-Come sa che…

-Come faccio a sapere che la sua evasione dalla Volta è stata organizzata da forze governative che volevano usarla come spia nella mia organizzazione ? Perché sono uno degli uomini più intelligenti del pianeta, e la stavo tenendo d’occhio. Mi torna comodo che gli Stati Uniti credano di poter studiare le mie mosse, e stia tranquillo: non posso avere la benché minima paura di lei, glielo posso assicurare.

-Ma allora…perché lasciarmi fare ? Perché incastrare Pathfinder ? E…

-Come ho detto, lei mi torna comodo mister Cannon. Quanto a Pathfinder, ho già dato la mia versione ufficiale al resto della squadra: uno spiacevole inganno orchestrato dallo SHIELD. Sarebbe semplice per me dire agli altri che in realtà c’era veramente una spia tra di loro… ma lei mi torna comodo. Sto per espandere i miei orizzonti in modo esponenziale, tuttavia, e potrei essere costretto a restringere la mia pazienza in modo altrettanto esponenziale.

-Che…che cosa significa…esattamente ?

L’Imperatore si alza in piedi, indossando il suo casco e voltandosi verso Turbine. Nonostante sia più alto e abbia due volte il suo peso in muscoli, indietreggia.

-Che è nel suo pieno interesse continuare ad essermi comodo, mister Cannon. E che la sto tenendo d’occhio.

L’uomo di mezz’età si allontana, uscendo dalla stanza…lasciando il mutante a fissare lo schermo e a leggere i sedici nomi dei potenziali alleati di DeCeyt.

Deglutisce.

-Dio, mi serve una birra…

 

Gravemacher, capitale di Alberia

All’interno del Palazzo Presidenziale del microscopico stato europeo, uno dei migliori paradisi fiscali d’Europa, un uomo di mezz’età sta leggendo una relazione sulla crescita esponenziale del crimine organizzato nel paese quando la porta dello studio si apre.

-Presidente, il signor Ophis insiste per vederla subito – gli comunica la segretaria.

-Lo faccia entrare, e ci lasci soli – risponde il politico, nascondendo la relazione e cercando di rimettere a posto il doppiopetto e la cravatta.

Si irrigidisce quando il corpulento uomo d’affari greco entra nella stanza, e gli porge la mano per farsela stringere.

-Signor Ophis, non ci vediamo dalle ultime elezioni…cosa…cosa la spinge a tornare ?

-I soliti affari – risponde il greco, stringendo la mano.

Mentre lo fa, la sua pelle si rivolta come un guanto e si ricopre di scaglie; i capelli scompaiono, e dimagrisce abbastanza da costringerlo a stringere la cintura e a togliersi la giacca che ora sembra più un impermeabile per quanto è larga.

Prosegue il discorso con la sua voce da Slim Snake.

-Porto notizie dall’Imperatore del Crimine in persona, Jean-Claude… si è un po’ stancato del casino che stanno facendo i cartelli criminali che abbiamo comprato, e vorrebbe fare qualcosa di più… rappresentativo della nostra organizzazione. A te non dispiace, vero ?

-Con tutto il rispetto, Ophis, ma cosa può volere di più l’Imperatore ? Se si scopre che ho consegnato l’intero Paese alla Villains LTD sono morto…

-Oh gli affari vanno benissimo, Jean-Claude. E sei stato bravissimo come fantoccio. Ma vedi, abbiamo bisogno di qualcosa di molto più vistoso…qualcosa che dimostri al mondo di che cosa siamo capaci e di che mezzi disponiamo. L’Imperatore vuole una dittatura.

-Che cosa !? E’ impazzito !? Non può chiedermi di…

-Domattina organizzeremo un falso colpo di stato. Penserò io ad impersonarne il capo, visto che non ci possiamo fidare di un esterno.

Come dimostrazione, il Deviante muta forma per trasformarsi in un trentenne dallo sguardo deciso e la faccia di chi ha passato una vita vissuta… in realtà, un mix del volto di decine di persone.

-Lei lo fermerà, ma ci saranno rivolte. Ci penseremo noi a fomentarle, e faremo scoppiare un po’ di bombe. Niente stragi, solo un po’ di incendi strategici. A questo punto lei dichiarerà lo stato di emergenza. Avremmo preferito la legge marziale, ma visto che Alberia non ha un esercito regolare ci penseremo noi a trovare e armare le milizie.

Durante il discorso, il Presidente è quasi svenuto. Bianchissimo in volto, asciuga il sudore sulla fronte e chiede con un filo di voce.

-E’…è tutto ?

-Per il momento. Non si preoccupi, se non ce la dovesse fare abbiamo già in mente un suo sostituto.

A sottolineare il concetto, Slim Snake si trasforma in una esatta copia di Jean-Claude Jucker…e sorride.

 

Sede Provvisoria della Villains LTD

La palestra.

Data la fretta dell’ultimo trasferimento, questa non è la meraviglia tecnica dove possano allenarsi regolarmente dei super-umani che gli agenti della vecchia guardia ricordano; è solo una palestra spaziosa.

Due uomini e una ragazza sono in piedi sull’attenti, o almeno cercano di sembrarlo. Lei indossa un lungo mantello nero ed ha abbassato la cappa, mostrando la propria pelle pallida. Uno dei due uomini indossa un costume blu e viola, ed una visiera gialla sugli occhi. Il terzo sembra un tizio qualunque di mezz’età in tuta da ginnastica, ma il suo volto è innaturalmente bianco.

Eclisse, Speed Demon e Dreadface nel suo ospite attuale; i tre membri in prova della Villains LTD.

-Sta scherzando !? – chiede Insomnia.

Augustus DeCeyt non risponde, limitandosi a fissare la donna con i suoi occhi inespressivi.

-Io dovrei addestrare questi tre !? Io faccio l’assassina, non l’insegnante ! Lo faccia fare a qualcun altro !

-Dati gli impegni precedenti di Taskmaster in Sud America, lei è l’unica qualificata per il lavoro. Switch non ha pazienza, Shades non è affidabile, Dran e Slim Snake non hanno abbastanza esperienza, l’Uomo Radioattivo ed il Laser Vivente non sono portati, e non parlerei di Turbine. In quanto a me… ho altri piani.

Senza sprecare altre parole, l’Imperatore del Crimine lascia la stanza. Insomnia stringe i denti ed indossa i suoi soliti occhiali da sole dalle lenti a specchio verdi, e comincia.

-Bene, signori, da oggi siete tutti e tre allievi della Villains LTD. Vuol dire che non farete niente di testa vostra e vi ritroverete a sudare così tanto da pentirvi di non esservi costituiti.

-Suona promettente – sorride Speed Demon.

-Grazie capo, ci serviva proprio un altro Turbine… Okay, cominciamo con le basi: nome, origine, poteri e debolezze. Tu ?

L’uomo di mezz’età parla con una voce profonda ed assolutamente aliena.

-Il mio nome e la mia galassia d’origine sono impronunciabili per voi; chiamatemi Dreadface. Posso possedere qualsiasi essere vivente, cibandomi delle sue energie vitali.

-Alieni… - scrolla la testa Insomnia, scribacchiando qualcosa su un foglio di carta -L’ospite può ribellarsi ?

-Alcuni ospiti sono stati in grado di diminuire il mio controllo…grazie ad aiuti esterni. Ma normalmente le loro menti sono mie schiave, i loro stessi ricordi diventano i miei.

-Questo ci servirà… siamo scarsi come telepatia. Quanto può durare una possessione ?

-Qualche settimana al massimo, ma dipende da quanti sforzi deve compiere l’ospite e quanti ne sto possedendo allo stesso tempo… ho posseduto fino a una dozzina di persone contemporaneamente, per pochi minuti. Abbiamo finito ?

-Neanche per sogno, Alien. Torniamo a quanto è difficile resistere alla possessione…

-E’ praticamente impossibile. Lascia che te lo mostri…

Dalla bocca dell’uomo esce di scatto un serpente di materia nera e viscida, che invece di lanciarsi alla gola di Insomnia come voleva viene intercettato da un coltello che si conficca nella bocca dell’ospite.

-Non ci provare neanche, merda aliena.

L’ospite estrae la lama, senza sanguinare, e come se fosse uno stuzzicadenti la spezza tra le dita. Poi senza muovere la bocca chiarisce:

-Hai perso l’occasione di elevarti ad un più alto stato evolutivo, umana.

-Non prendertela perché non te l’ho data, ET, è che mi fai proprio schifo. Super-forza nell’ospite… vedremo di misurarla… vulnerabilità a qualcosa ? Ultrasuoni, calore, radiazioni…

-Solo il bisogno di corpi freschi.

-Almeno non sbavi ovunque come Venom... Passiamo avanti…

Quando l’assassina si avvicina all’altro candidato, il foglio che ha sotto gli occhi si compila istantaneamente.

-Ho dimenticato qualcosa ? – chiede il velocista.

-Hhmm… “Speed Demon, il più veloce criminale vivente”… super-velocità grazie a un siero alieno… cazzo, che siamo diventati, i Terribili Quattro ? E questo cos’è, il tuo numero di telefono ?

-Sono uno che non perde tempo.

-Vedremo – risponde Insomnia, distrattamente estraendo la pistola e premendo il grilletto…producendo solo un “clic”.

Quando controlla, vede che il caricatore è in mano al velocista.

-Sì, discreti riflessi. Velocità massima ? Accelerazione ? Autonomia ?

-Io…non ho mai cercato di…

-Lo scopriremo. E tieni il telefono a portata di mano, sono libera dopo le quattro di notte. Ora finiamo questa idiozia…

Insomnia è ora davanti ad Eclisse, accorgendosi di essere di poco più alta. Gli occhi neri della ragazza tradiscono un po’ di insicurezza.

-Tu. Hai cercato di uccidermi.

-Ecco…

-Era tutto progettato, vero ? Le trappole non erano tue, e probabilmente hai solo ripetuto uno schema per mesi e mesi ?

-Qualcosa del genere… - risponde Eclisse.

-Bene qui alla Villains LTD abbiamo una tradizione con quelli che cercano di ucciderci e quasi ci riescono…o li massacriamo, o gli offriamo un lavoro. Dunque, vediamo se ricordo tutto… sei super-forte, puoi trasformarti in nebbia, puoi ipnotizzare la gente, le armi da fuoco non ti fanno niente e… nient’altro ?

-Gli…gli strumenti elettronici mi rilevano solo… come un’ombra indistinta…

-Beh, è un insieme abbastanza strano di super-poteri... materia prima da squadra di spionaggio, qui. Debolezze ?

-Ecco…sono…

-Metà vampiro.

La voce proviene da un angolo male illuminato della palestra, da cui si vede solo il riflesso di una lente.

-Shades ? Credevo che fossi impegnato con il Progetto Anatema… - si stupisce, ma molto poco, l’assassina.

-Sono solo passato per assicurarmi che tutto procedesse per il meglio.

-Papà… così mi metti in…

L’ombra vivente si avvicina di più, tenendo le mani in tasca ed immergendosi nella luce completamente artificiale della palestra. Il riflesso degli occhi neri della ragazza si infrange sulle lenti scure dei suoi occhiali da soli, e lui non si smuove.

-Padre. E’ un… piacere rivederti. Spero tu non te la sia presa per…quella cosa a Dresda…

Insomnia osserva con estrema curiosità i due, facendosi mille domande. Shades non le è mai andato a genio, ci sono dei limiti a quanto possano piacerle gli psicopatici. Da quel poco che il pazzo ha lasciato trapelare, Eclisse era stata addestrata come arma segreta per uccidere la Villains LTD e rubare la Chiave della Dannazione… prima che Shades cambiasse idea e la abbandonasse.

E’ chiaro che Eclisse ci tiene ancora ad impressionare il padre. Che cosa provi l’ombra, se qualcosa del genere è possibile, forse è meglio non saperlo.

-Ah… metà vampiro, eh ? Croci, aglio, acqua santa, paletti di legno…

-Non hanno alcun effetto su di me. La mia metà demoniaca bilancia le altre debolezze, immagino…

-Fermi tutti… - alza una mano Speed Demon – alieni, posso capire. Ombre viventi, okay. Vampiri ? Demoni !?

-Non ho idea di che cosa stiate parlando – si lamenta Dreadface.

-Ti ho già detto mille volte che non sono un demone – ringhia Shades.

Le quattro voci si mischiano in una cacofonia incomprensibile, che si ferma solamente con un colpo di pistola.

Tutti si voltano ad osservare Insomnia, finora ignorata, che rifodera l’arma.

-Okay, primo: voglio una cazzo di risposta per questo stupido allenamento, non la storia della tua vita. Secondo: levati dai coglioni Shades, ho del lavoro da fare qui. Terzo: ho ancora dei proiettili qui dentro, quindi non rompete.

L’ombra si allontana senza degnare nessuno di uno sguardo, e chiarendo:

-E’ tutta tua, Insomnia. La sua unica debolezza è il Sole; un solo raggio ed è andata. Se a Dresda ci fosse stata la luna piena non sarebbe neanche riuscita a stare in piedi…vedi tu quanto puoi “addestrarla”.

Shades esce dalla stanza, facendo nascere in Insomnia la voglia di sorridere quando vede lo sguardo di determinazione sul volto pallido di Eclisse.

E’ una debolezza grossa come una casa, ma forse c’è qualcosa su cui lavorare…

 

Una piccola isola al largo delle Maldive

Turbine esce da un portale di teletrasporto, riparandosi gli occhi con una mano per ripararli dal sole. Si toglie il casco, guardandosi in giro.

-Così è qui che spendi tutti i tuoi soldi, eh ? – chiede osservando l’isola dalla piccola collina, in particolare la spiaggia su cui due ragazze stanno prendendo il sole in topless.

Di fianco a lui c’è Edward J. Freeman, con un costume da bagno nero al posto del costume da Switch.

-Sono in ferie, Turbine, che cazzo vuoi ?

-Quanto ti costano all’ora le ragazze ?

-Troppo, ma sai, la qualità costa. Che ci fai qui, dovrebbe essere notte alla base.

-Sì, ma avevo bisogno di un consiglio. No sul serio, quanto ti costano ? Ho un po’ di risparmi…

-Turbine…

-Okay, okay. Ho fatto…cioè, questo mio amico ha fatto un patto con degli strozzini per fregare un tizio che gli doveva dei soldi. Questo tizio però è un boss con le spalle coperte, che conosce un sacco di gente pericolosa…molto pericolosa. Per cui questo mio amico adesso è incastrato tra gli strozzini che vogliono i soldi, e questo boss che vorrebbe incastrare ma non può senza farsi ammazzare. Chiaro ?

-Non ho capito un cazzo. Qual è il problema ? Vuoi che ammazzi qualcuno ?

-Voglio un consiglio su cosa fare…cioè, su cosa far fare al mio amico, per tenersi i soldi degli strozzini e incastrare il boss senza farsi ammazzare. Idee ?

Freeman riflette per un po’, guardando il mare. E poi risponde alzando le spalle:

-Sputtana i segreti del boss a qualche rivale e scappa coi soldi.

-Vuoi dire il mio amico…

-Quello che è.

-Ma il boss sta tenendo d’occhio il mio amico, se ne accorgerebbe… e gli strozzini lo pagano perché lo incastri…

-Beh, se il boss non scopre che è colpa tua…cioè, colpa del tuo amico, non ti farà niente.

-Hhmm, potrei provare… il boss è furbo, ma il mio amico è uno in gamba. Senti, io non ho niente da fare oggi… quale delle due ti tieni ?

-Cosa !? Levati dai coglioni, Turbine – risponde Switch facendo riapparire il portale di teletrasporto.

-Eddai, tu hai due ragazze ! Facciamo a metà !

-Senti io sto pagando queste due puttane a tariffa piena, coi soldi che io mi sono guadagnato, quindi io mi tengo le due ragazze. Trovati la tua isola.

-Egoista… - mormora il mutante passando attraverso il portale, che scompare subito dopo.

Freeman riflette per qualche istante. E’ chiaro che Turbine sta giocando un gioco molto più pericoloso di quanto possa gestire… sono tempi pericolosi per fare scherzi del genere, non c’è da stupirsi che gli abbia voluto parlare tenendo DeCeyt all’oscuro di tutto.

-Mi hai preso per un imbecille, Turbine ? Siamo amici da anni ormai… quel boss te l’avrei ammazzato con lo sconto !

 

Sede Provvisoria della Villains LTD

Il laboratorio

Shades esce dall’ombra della porta, molto contrariato. Non gli piace questa parte della base, non gli piace con chi ha a che fare qui, e soprattutto non gli piace tutta la situazione attuale.

Recuperare la Chiave della Dannazione è sempre stato il suo più grande desiderio, nella speranza che potesse trasformare il mondo in un inferno perenne. Ora che l’ha trovata ed ha scoperto di non poter riuscire ad attivarla da solo, si trova alla mercé di DeCeyt.

L’Imperatore in persona è presente in laboratorio, al fianco del Laser Vivente che indossa l’ologramma di un camice da laboratorio. Perfetta antitesi di Shades… luce e ombra, scienza e misticismo.

In altre parole, le uniche due persone che Shades tema all’interno della Villains LTD.

Stanno osservando a braccia incrociate un gioiello che brilla di luce sospeso a mezz’aria tra due lastre magnetizzate; una gemma irregolare rossa attraversata da venature di un minerale blu.

-Interessante… - riflette a voce alta la luce vivente.

-E’ in ritardo, mister Shades.

-Sono passato a salutare mia figlia… avrebbe potuto avvisarmi di averla fatta entrare nel gruppo. Ehi, che fine ha fatto la puttanella che indossava la Chiave ?

-Avrebbe dovuto dirmi di avere una “figlia”, se tale è, dai considerevoli poteri meta-umani. E miss Porter si è suicidata questa notte dopo essersi strappata gli occhi con le sue mani.

-Hhmm…così il suo “Progetto Anatema” sta andando a rotoli, eh ?

-Al contrario, non ho mai visto niente di così incredibile – risponde invece il Laser Vivente – Quando non è in contatto con un essere umano, la gemma brilla di luce propria ed aumenta la propria luminosità in modo lento ma esponenziale; è attraversata da correnti elettriche costanti, che ricordano il ritmo di un battito cardiaco… e può essere un’illusione ottica, ma giurerei che le “vene” stiano pulsando.

-Lei ha detto che la Chiave, prima del furto, era protetta da potenti incantesimi. E’ esatto ? – chiede DeCeyt.

-Sì, ma non mi chieda cosa dovevano fare. Posso sentire la magia, ma non è il mio campo…

-E’ possibile che la Chiave cerchi di comunicare telepaticamente con chi la usa, portando invariabilmente alla follia – ipotizza il professore – Lei sembra esserne immune, Shades, e data la sua affinità con la magia potrebbe essere l’unico a poter stabilire un contatto.

-Peccato che io non possa neanche toccarla la gemma – risponde l’ombra vivente cercando di afferrare il gioiello; la sua mano, infatti, vi passa attraverso.

-Aspetta ! – lo ferma il Laser Vivente – Resta fermo con la mano…

Con un’espressione contrariata, Shades stringe il pugno attorno alla gemma come per afferrarla…senza risultato.

-Allora ?

-Sta emettendo ultravioletti, e belli forti anche. Forse posso farli leggere anche a voi…un secondo…

Il colore del corpo del Laser Vivente passa dal giallo acceso al viola spento, e la mano di Shades si colora del rosso della Chiave.

-Accidenti a te, Shades, se solo ci fossi stato anch’io la prima volta che l’hai toccata…

-Provi ad avvicinarsi ancora di più – suggerisce DeCeyt.

Shades si rende intangibile e passa attraverso il macchinario. La luce illumina il suo impermeabile di pelle nera…formando delle scritte luminescenti.

-Davvero, davvero interessante…

-Che cos’è ? – chiede l’ombra vivente, non potendo leggere.

-Guarda tu stesso – risponde il Laser Vivente, formando tra le proprie mani uno specchio olografico che riprende le stesse lettere…in inglese.

Shades le legge ad alta voce, come se stesse prendendo in giro qualcuno.

-“Per le fiamme delle Faltine e la furia del Terribile Dormammu, che questo corpo rinasca e riporti l’inferno degli inferni”. Che stronzate, che accidenti significa !?

 

C’è un’esplosione di luce, così abbagliante da far distogliere lo sguardo persino al Laser Vivente. Una fiammata di calore si diffonde per tutto il laboratorio, facendo scattare l’allarme antincendio ed immergendo la stanza in una doccia fredda.

Il macchinario va in mille pezzi emettendo fumi di zolfo, e Shades urla di dolore: la sua giacca è in fiamme.

Sotto gli occhi impotenti dei suoi due nemici, si sbriga a togliersi di dosso la giacca di pelle e a lanciarla a terra. Continua ad essere avvolta dalle fiamme, ma non sta bruciando.

-Che è successo !? Rapporto ! – esige l’Imperatore.

-Quello non era un incantesimo di protezione, cazzo… questa era roba tosta… - risponde a se stesso Shades, controllando che la camicia nera non abbia preso fuoco.

La Chiave della Dannazione è ancora intatta, e fluttua a mezz’aria come se non fosse successo assolutamente niente. DeCeyt preme un pulsante sul muro disinserendo l’allarme antincendio, ed il Laser Vivente si avvicina alla giacca ancora in fiamme.

-Credo sia una sorta di illusione. Non sta veramente… ehi, c’è qualcosa qui sotto…

Qualcosa sotto l’impermeabile si muove, infatti, facendo quasi venire un infarto all’essere di luce. Una figura umana si alza con difficoltà in piedi, avvolgendosi nell’indumento da cui scompaiono rapidamente le fiamme.

E’ una donna.

DeCeyt estrae una microscopica pistola a raggi da una tasca interna della giacca. Shades porta una mano agli occhiali da sole. Il Laser Vivente prepara e trattiene abbastanza energia fotonica da disintegrare una persona. E tutti e tre puntano le proprie armi sull’intrusa.

Lei si limita a fissarli con occhi smarriti. L’iride è un cerchio di fiamme rosse e nere.

-Sono l’Imperatore del Crimine, e questa è la Villains LTD. Lei è considerata un’intrusa ostile; dichiari le sue intenzioni, immediatamente.

-Dove…dove sono ? Quanto tempo…

-Lei…chi…è ? – scandisce chiaramente DeCeyt, con un tono più minaccioso del solito.

La donna continua a stringesi nell’impermeabile nero, ma si mette dritta sulla schiena e guarda davanti a sé con portamento altezzoso.

Dietro di lei, la Chiave della Dannazione pulsa sempre più vistosamente ed il suo colore rosso sangue si fa ancora più acceso alle parole:

-Sono Darklady.

 

 

CONTINUA !!!!

 

 

 

[1] vedi #6

[2] vedi #5-6 e La Guardia dell’Infinito #19